lunedì 31 marzo 2008

bo(r)ia d'autore

è ufficiale: antonello venditti ce le ha proprio in giostra.
pare che dopo aver saputo della trovata dell’onorevole giuseppe drago dell’udc - il quale avrebbe utilizzato proprio una canzone di venditti in apertura della sua campagna elettorale in quel di ragusa - antonello abbia mollato la forchettata di maccheroni nel piatto con sdegno e, dopo essersi pulito la bocca col tovagliolo, sia sbottato in un liberatorio: "e mo bbasta!"
l'indignazione del sor venditti ha tuonato e risuonato attraverso le principali testate giornalistiche del paese, condannando tutti quelli che lo avrebbero depredato della sua arte per interessi commerciali e politici.

e io, che prima di tutto rappresento il pensiero dell'uomo della strada (crudo e anche un po' puttano), dico che ci può stare, finchè uno se la prende con l'onorevole drago che ha di fatto strumentalizzato la canzone di venditti, associandola al proprio credo politico (e infrangendo il copyright depositato).
ma venditti poi, col maccherone di traverso, ha alzato il tiro e ha sparato a zero su tutti i registi e registucoli rei di essersi appropriati delle "sue" parole per sbancare il botteghino.

apre la fila dei furbacchioni il regista gabriele muccino, colpevole di aver intitolato uno dei suoi film come una canzone di venditti, "ricordati di me".
c'è da dire che per quel film un altro cantautore, pacifico, scrisse un pezzo con lo stesso titolo, dimostrando così che la frase "ricordati di me" non appartiene a nessuno in particolare e anzi, credo proprio fosse già in uso prima che antonello venditti se ne venisse al mondo.

la strage continua citando un altro regista, fausto brizzi, che ha avuto la sfrontatezza di chiamare il suo film "notte prima degli esami", esattamente come il grande successo di venditti. il quale, se ben ricordo, in quell'occasione venne anche contattato dal regista e cantò pure la canzone in occasione della prima.
il problema è venuto dopo, quando brizzi ha pensato di realizzare "notte prima degli esami 2", senza contattare venditti e chiedere il permesso, secondo le parole del cantautore romano.
ma chiedere il permesso a chi? e di cosa poi??
molte esternazioni di venditti riguardo questa quisquilia mi hanno ricordato vagamente il don vito del padrino: "ma che feci, bonasera? che ti feci mai per meritare questa mancanza di rispetto?"

e poi il colpo finale, un altro film battezzato con le parole dell'antonello nazionale: "questa notte è ancora nostra", da poco nelle sale. filmetti, d'accordo ma nessuno che si sia degnato anche solo di avvisarlo, il povero venditti.
perchè, diciamoci la verità, in effetti non se lo caga mai nessuno, nemmeno per questioni che lo riguardano in prima persona (nella fiction sull'amico rino gaetano, ad esempio, antonello è stato presentato come chitarrista, quando il suo strumento è da sempre stato il pianoforte, dettaglio sottolineato da venditti stesso in diverse interviste), figuriamoci per delle citazioni, se proprio vogliamo parlare di citazioni, perchè ancora sono del parere che le frasi "ricordati di me", "notte prima degli esami" ecc. siano proprietà di chiunque senta il bisogno di utilizzarle.

venditti, nel tentativo di nobilitare la propria protesta, cita i red hot chili peppers che di recente hanno intentato causa verso un serial televisivo intitolato "californication", come il loro album del 1999. anche qui la cosa sarebbe da sviscerare per bene ma è un discorso diverso perchè coinvolge un neologismo non presente nel vocabolario inglese, nè di uso comune, su cui quindi la band può far valere i propri diritti.

in conclusione, secondo il parere di don antonello, questi ladruncoli di bassa lega, sfruttatori e sanguisughe, avrebbero potuto almeno omaggiarlo di una citazione come fonte di ispirazione per il lavoro. sarebbe bastato, dice.
invece io credo che nè i film di muccino, nè quelli di brizzi, genovese e miniero abbiano recato danni di alcun tipo al cantautore. anzi, forse qualche ragazzino potrebbe essersi ritrovato a fischiettare uno dei motivetti succitati, sentendo il bisogno di comprare il disco (ok, questo è poco probabile ma è possibile, quantomeno).
il solo fatto di aver utilizzato le sue parole è un omaggio a venditti, perchè se fosse stata solo una questione commerciale, forse i registi in causa si sarebbero rivolti ad artisti attualmente più in voga.

e se proprio vogliamo continuare su questa strada, potremmo ricordare alcuni brani del nostro, uno su tutti "prendilo tu questo frutto amaro", più che altro una cover di "bitter fruit" di "little" steven van zandt, chitarrista della e-street band di springsteen e interprete del leggendario silvio dante dei soprano. a quanto pare il nome di van zandt non compare nei crediti dell'album.
si dice che little steven, incalzato da un giornalista che gli chiedeva perchè non avesse fatto causa per il plagio, abbia risposto serafico che "con certa gente non vale nemmeno la pena di andare al cesso, figuriamoci in tribunale" (e se avete presente silvio dante dei soprano, vi starete anche immaginando la sua faccia adesso. sì, proprio questa).

p.s. stavo anche pensando di intitolare il post usando le parole di venditti ma guarda un po', ho usato parole mie. anzi, parole di tutti.

3 commenti:

cmq a me fa molto + paura qua...

http://tinyurl.com/2r76l4

nn so a te...

Ma pure lui se l'è passata Patty Scialfa? ^_^

beccatelo
http://it.youtube.com/watch?v=G5FEXDPal_4

ma mi spieghi il senso di conciarsi così?!??!?