venerdì 25 maggio 2007

arnold layne

la nuova generazione ha teoricamente una mentalità più aperta delle precedenti riguardo la sessualità. dico *in teoria*, perchè al lato pratico in pochi accettano con naturalezza l'espressione delle tendenze sessuali dell'essere umano. non a caso la maggior parte dei comici se la sfangano sempre alla grande con una battuta a sfondo sessuale. se poi ci mettiamo a parlare di *omosessualità* il gioco è ancora più facile.
non mi sono mai illuso di avere una mente aperta. col tempo tante questioni delicate sono diventate ordinarie, il che non significa per forza di cose che io le abbia in qualche modo *comprese*. le ho semplicemente accettate, più in maniera passiva che attiva.
così ho deciso di *considerare* di nuovo le diversità, piuttosto che ignorarle.

l'occasione si è presentata grazie a jenny bailey, il nuovo sindaco di cambridge.
apprendo della sua nomina durante la pausa pranzo, tra una forchettata di piselli mollicci e una cucchiaiata di mousse al tonno. penso, buono, più donne al potere, più donne al potere. jenny bailey è donna in effetti, ma solo da quindici anni. la notizia in breve ha fatto il giro del mondo: jenny, 45 anni, transessuale e primo cittadino di cambridge (in quest'ordine). in italia è stata definita la luxuria d'inghilterra, quantunque obiettivamente più brutta del nostro deputato transgender.
ho fissato per un po' la foto diramata dalle agenzie giornalistiche e poi mi si è interrotta la digestione. non è stata la rara bruttezza di quel volto sorridente o l'idea che quella signora in TV un tempo avesse il pisello. spalando con la forchetta il mix di verdura spappolata e mousse dal piatto direttamente nel cestino dei rifiuti, mi sono messo a considerare il cambiamento di sesso dal punto di vista pratico.

insomma, quando prima parlavo di trans, pensavo automaticamente a un film di almodovar o a priscilla, la regina del deserto, a hugo weaving e terence stamp in drag. e più che altro sorridevo (insomma, il generale ZOD di superman II all'improvviso gettava la maschera e se ne andava in giro vestito come una vecchia mignotta, cerca di capire).
le cose erano già cambiate qualche anno fa quando seppi di david palmer, arrangiatore e tastierista dei jethro tull fino al 1980, e della sua decisione di diventare *dee* palmer. a riguardo, ian anderson dichiarò: "I have known for the past two years of david palmer’s intention to undergo gender-changing procedures and, like many other people who have known david for three decades as a bearded, pipe-smoking man’s man, I found it difficult to understand at first. but I fully support his decision to undertake a new life as a woman".
così oggi, dopo il servizio sul sindaco trans, ho deciso di documentarmi e smettere di ignorare la questione transgender. basta mezzi sorrisi e battute trite e scontate. basta parrucche e zatteroni. basta platinette.

l'operazione in italia è definita ri-attribuzione chirurgica di sesso. l'operazione è la fase finale di un processo lungo, attraverso il quale il soggetto che intende cambiare sesso viene sottoposto ad attente analisi psichiatriche e cure ormonali (circa un anno e mezzo/due anni prima dell'operazione).
ma andiamo al sodo. prima cosa, le tette. la cura ormonale non garantisce uno sviluppo adeguato ai desideri della persona che si sottopone all'operazione. così viene effettuato un normale intervento di mastoplastica, inserendo due borse di silicone sotto le ghiandole mammarie (o i muscoli pettorali).
per meglio definire il nuovo aspetto esteriore qualcuno si fa togliere anche un paio di costole, in modo da rendere i fianchi più sinuosi, ridurre il pomo d'adamo e levare la barba con un trattamento laser.
e poi, la vaginoplastica. il processo si completa in due fasi. demolizione (e già qui mi si stringono le palle) e ricostruzione. in primo luogo vengono asportati gli organi genitali (il soggetto viene castrato). vengono esportati i corpi cavernosi e l'uretra (gli svuotano la salsiccia). dopodichè, nella fase ricostruttiva, la pelle del pene viene rovesciata come un calzino (in termini tecnici si introflette la pelle a dito di guanto) e una parte del glande viene isolata per costruire il clitoride.
sembra che nell'80% dei casi la cosa funzioni, tanto che il soggetto riesce a raggiungere l'orgasmo. certo, il 20% non è una percentuale così bassa quando ci si mette a ragionare sul fatto di poter perdere per sempre la capacità di godere di un rapporto sessuale.

soggetto A - uhm, 20%. è tantino, cazzarola.
cervello - stai dicendo che potrei perdere la mia dose quotidiana di endorfine?
soggetto A - oh beh, c'è sempre l'80% di possibilità che vada tutto bene.
cervello - col cazzo! io ho bisogno delle mie maledette endorfine, è chiaro??
soggetto A - OK, se va male al limite diventiamo eroinomani.
cervello - ti prendo in parola.

dopodichè è prevista una serie di interventi mirati a modellare grandi e piccole labbra, vulva e tutto il resto. dopo l'intervento, per dare forma alla nuova cavità e per impedire che si riduca naturalmente di diametro, il soggetto deve inserire un tutor nella nuova vagina, inizialmente un plug fisso e poi un fallo da introdurre periodicamente.

nel processo inverso, da donna a uomo, la faccenda è anche più lunga e complessa. già a partire dal torace, una mastectomia riduttiva non è sufficiente. non parliamo poi quando arriva il momento di costruire un pene. spesso ha solo una mera funzione estetica ma può essere dotato di un'uretra artificiale per sbrigare la funzione urinaria o di una protesi per consentire l'erezione e i rapporti sessuali. anche in questo caso gli organi genitali, l'utero e le ovaie vengono asportati. la vagina solo in alcuni casi, perchè normalmente tende a ridursi in modo naturale.

cercare di comprendere il significato del termine transessuale, almeno nella sua accezione fisiologica, non mi aiuta a capire perchè una persona senta di non appartenere al proprio sesso e voglia stravolgere il proprio corpo per sentirsi meglio, ma può servirmi per rompere certi preconcetti.

e a chi, come me, continuerà a farsi beffe dell'aspetto del nuovo sindaco di cambridge, vorrei che la signora bailey rispondesse citando il grande generale ZOD di cui sopra che, vestito da signora per bene in priscilla, sbotta in faccia ad una carogna cicciona: "ora stai a sentire brutta manza, apiccati il fuoco alla cordicella del tampax e fatti esplodere la caverna, perchè è l'unica botta che avrai mai nella vita, tesoro caro!"

0 commenti: